13 novembre 2005

Il Beneficio di San Bartolomeo

Da tempo immemorabile le chiese si finanziavano, prima dell’istituzione del recentissimo “Ufficio diocesano sostentamento clero, diocesi e parrocchie”, attraverso la gestione di beni e lasciti testamentari pro remedio animae, chiamati poi benefici ecclesiastici.
Dopo il Concilio di Trento (1545-1563) il “beneficio” costituiva ufficialmente una rendita, prevalentemente agraria, che permetteva, oltre al reddito del sacerdote, anche il mantenimento degli edifici religiosi e delle suppellettili ed arredi sacri. Si avevano così, disponibili, per ogni chiesa, terreni coltivati direttamente dal parroco, come pure “canoni o livelli”, ossia somme di denaro, spesso convertite in derrate alimentari, frutto di una controprestazione per la concessione perpetua dei fondi ad un coltivatore che, senza limite di durata, restava titolare del diritto di gestire l’immobile, seminativo o bosco che fosse. Non molti sanno forse che, anche Ludovico Ariosto, pur di godere di benefici ecclesiastici, nel 1503, prese appositamente gli ordini minori.
Questo sistema, in realtà, preesisteva al Concilio di Trento, soprattutto relativamente all’istituzione di conventi e monasteri, che iniziarono, fin dal medioevo, ad appoderare una buona parte del territorio italiano. Molazzana viene infatti citata, in un placito della famosissima Matilde di Canossa, fatto a Pieve Fosciana nel 10 luglio 1105, proprio perché qui vi aveva dei beni in possesso l’abate dell’Abbazia di San Pietro a Pozzevoli.
Poco purtroppo ci è rimasto della storia dell’antica chiesa di San Bartolomeo apostolo di Molazzana, sicuramente ricostruita dalle fondamenta nella seconda metà del Seicento a cura del rettore di quel tempo, don Nicolao Venturelli. Il crollo prima dell’antico edificio, avvenuto il 6 febbraio 1855, e successivamente terremoti e guerre, hanno impedito di poter consultare l’archivio parrocchiale ed il suo terrilogio, che ci avrebbero permesso di avere molte più informazioni e notizie interessanti. Ancora più difficile far riferimento alla storia dei due antichi oratori edificati nella cittadina: quello della Compagnia della Madonna, al centro del paese, poi dedicato al Santissimo Nome di Gesù e quello di Santa Lucia. Il primo edificio (l’attuale chiesa parrocchiale), per il suo sostentamento, aveva a disposizione i beni del beneficio di don Nicolao Pardi di Molazzana, istituito nel 1683. Santa Lucia, l’attuale sede della biblioteca comunale, cappella costruita anch’essa nella seconda metà del Seicento e poi dismessa già nell’Ottocento, aveva i suoi possessi grazie al lascito detto di San Carlo, datato 30 gennaio del 1688.
Resta però, fra gli atti della Parrocchia di San Bartolomeo, una “consistenza dello stato patrimoniale” che ci permette di aver notizia dei beni e dei crediti di questo beneficio ecclesiastico, istituiti fin dal 1519. Alcuni possessi diretti, come dei seminativi al Torrione, Casella e Castello, si aggiungono alla proprietà della “nuova” Casa canonica, acquistata solo nel 1915 dalla famiglia Quirici di Colle, i quali probabilmente l’avevano a loro volta ricevuta in eredità dalla nobildonna polacca Anna Myanosky, vedova dell’ottocentesco medico chiurgo Paolo Antonio Venturelli di Molazzana. Per i relativi canoni o livelli di seminativi, da pagarsi in grano alla parrocchia, i beni si trovavano in Casalina di Promiana, Colletto o Stabella, Pomonti, Piata, Penicchi, Campo dell’Orto, Fontana in Soppiata, Baceto, La Grotta, Casolina, Supporca, Stradello per Montaltissimo, Salci, Pianelli, Crocetta di Termina. Anche le selve rendevano, per i livelli, diversi “mezzini” di castagne, corrispondenti a dieci chilogrammi per unità di misura. Anche qui diverse le località allivellate: Baceto, Merecchia e Campiglia, Serchia, Franceschina, Canale, Selva e campetti ai Sarti, Alla fontana di Montaltissimo, Castellaccio e colle delle due forche di Montaltissimo, Selva delle Prade, Alle calde, Salci e Turrioni, Messalina, Selva Magna nelle calde e Bovecchia di Molazzana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie